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Bonus casa 2018: tutte le agevolazioni per chi vuole comprare, ristrutturare o dare casa in affitto sono state illustrate dal MEF con la guida “Casa Conviene” aggiornata con le ultime novità.

Le agevolazioni fiscali per la casa sono, anche nel 2018, molte ed importanti: si va dal bonus ristrutturazioni fino alle agevolazioni per la sistemazione del verde in edifici privati e condominio fino alle detrazioni per i lavori di risparmio energetico.

Non solo: tra i bonus casa 2018 illustrati punto per punto nella guida del MEF ampio spazio viene dato alle agevolazioni fiscali previste per chi vuole comprare casa, alla possibilità di accedere al Fondo di Garanzia dello Stato per la richiesta del mutuo, fino ad i vantaggi fiscali previsti in caso di leasing o affitto con la cedolare secca.

La casa, uno dei beni più importanti per gli italiani, conviene ancora, grazie alle diverse agevolazioni fiscali introdotte negli anni per i contribuenti che vogliono progettare, acquistare un immobile, rinnovarlo o darlo in affitto.

Di seguito la guida completa del MEF ai bonus per la casa che è possibile richiedere nel 2018, tra conferme e novità.

Bonus casa 2018: guida alle agevolazioni e detrazioni fiscali

Tra le agevolazioni fiscali di maggior appeal per i contribuenti vi è senza dubbio il bonus per le ristrutturazioni, rivolto ad un ampia categoria di lavori in casa effettuati sia in edifici privati che in condominio.

Per chi richiedere il bonus ristrutturazioni è prevista anche la possibilità di beneficiare di un’ulteriore detrazione fiscale, quella per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici: l’agevolazione è ammessa fino ad un massimo di 10.000 euro di spesa e consente di detrarre il 50% del costo sostenuto.

Quando si parla di bonus casa, tuttavia, l’elenco delle agevolazioni e detrazioni fiscali che è possibile richiedere è ampio e variegato e, tra queste, una delle maggiori novità del 2018 è costituita dal bonus per la sistemazione delle aree verdi, il cosiddetto bonus verde introdotto dalla Legge di Bilancio 2018.

A partire dall’Ecobonus fino alla sistemazione di giardini e terrazzi: l’elenco dei lavori che danno diritto alle detrazioni fiscali e alle agevolazioni è contenuto nella guida pubblicata e aggiornata il 3 maggio 2018.

La guida completa ai bonus casa 2018, pubblicata dal MEF e di seguito allegata, dedica ampio spazio non soltanto alle agevolazioni per ristrutturare o migliorare l’aspetto della propria abitazione, ma anche agli incentivi previsti per chi vuole comprare casa.

Bonus casa 2018 – guida completa del MEF
Scarica la guida informativa pubblicata dal MEF con tutte le agevolazioni e detrazioni fiscali per ristrutturare, comprare o affittare casa nel 2018

Bonus casa 2018: Fondo di garanzia e agevolazioni per comprare casa

Comprare casa nel 2018 conviene sia per via dei prezzi bassi che attualmente caratterizzano il mercato immobiliare ma anche per le agevolazioni fiscali che è possibile richiedere.

In primo luogo, i giovani che richiedono un mutuo per comprare la prima casa, o per ristrutturare ed accrescere l’efficienza energetica di un immobile già posseduto, possono accedere al Fondo di Garanzia dello Stato.

La misura, rivolta ai giovani che hanno difficoltà ad accedere ai mutui per via di contratti di lavoro atipici e di scarse garanzie economiche, è rivolta ai seguenti soggetti:

  • giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
  • giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi case popolari, comunque denominati.

L’accesso al Fondo di garanzia per richiedere il mutuo prima casa può essere richiesto per importi non superiori a 250.000 euro ed offre garanzie statali pari al 50% della quota capitale del mutuo richiesto.

La banca, una volta ottenuto l’accesso al Fondo, non potrà richiedere ulteriori garanzie, come quelle di genitori o parenti.

Accanto alla garanzia dello Stato, per comprare la prima casa è possibile inoltre beneficiare del bonus prima casa 2018, agevolazione che consente di beneficiare dei seguenti vantaggi:

  • se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA:
    • imposta di registro al 2% (anziché al 9%)
    • imposta ipotecaria fissa di 50 euro
    • imposta catastale fissa di 50 euro
  • se si acquista da un’impresa con vendita soggetta ad IVA:
    • IVA al 4% (anziché al 10%)
    • imposta di registro fissa di 200 euro
    • imposta ipotecaria fissa di 200 euro
    • imposta catastale fissa di 200 euro

L’agevolazione per comprare la prima casa spetta anche nel caso in cui, al momento dell’atto, si possegga un’altra abitazione per la quale si è fruito della stessa agevolazione. L’unica condizione è che la “vecchia” abitazione venga ceduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Bonus casa 2018: le agevolazioni per chi affitta con contratto a cedolare secca

Tra i bonus casa 2018 illustrati dal MEF nella guida della campagna informativa Casa Conviene sono contenute anche le agevolazioni fiscali previste per chi affitta casa con il regime della cedolare secca.

La cedolare secca sugli affitti è un regime facoltativo che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef, addizionali, dell’imposta di registro e di bollo sui redditi da locazione.

Le aliquote della cedolare secca sono due: quella del 10% e quella del 21%.

Il proprietario dell’immobile dato in affitto paga un’imposta sostitutiva calcolata applicando l’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti (a canone libero).

L’aliquota del 10%, in vigore fino al 2019 e che salvo modifiche passerà al 15%, si applica invece ai contratti di locazione a canone concordato relativi ad immobili ubicati nei comuni con carenze di disponibilità abitative e in quelli ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe). Le locazioni di immobili a canone concordato beneficiano della riduzione del 25% di IMU e TASI.

Per i contratti conclusi dal 1° giugno 2017 si può optare per l’applicazione della cedolare secca con aliquota al 21% ai redditi derivanti dalle locazioni brevi di immobili ad uso abitativo, se stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio d’impresa, direttamente o in presenza di intermediazione immobiliare anche attraverso la gestione di portali online.

Il regime della cedolare secca non si può applicare se il proprietario o l’inquilino sono imprenditori o professionisti che agiscono nell’esercizio della loro attività. Per poter esercitare l’opzione bisogna essere proprietari dell’immobile o titolari di diritti reali di godimento, come l’usufrutto.

Per tutti i dettagli e le istruzioni consulta la guida completa alla cedolare secca 2018.